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Guida alla tari 2025

La TARI è l'imposta comunale destinata a finanziare i costi del servizio integrato dei rifiuti. Per raccontare in maniera schematica il tipo di esenzioni esistenti, è stato preparato un vademecum.

Data di Pubblicazione

15 gennaio 2025

Tipologia

News

054
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Descrizione estesa

Cos'è la Tari?

La TARI è l'imposta comunale destinata a finanziare i costi del servizio integrato dei rifiuti, che comprende, oltre ai costi di gestione, lo spazzamento e il lavaggio delle strade, e la raccolta, il trasporto, il trattamento, il recupero dei rifiuti urbani o assimilati. È dovuta da chiunque possieda, abbia in locazione o in comodato un immobile o un'area scoperta capace di produrre rifiuti urbani; in base all'attività condotta nell'immobile, ovvero alla tipologia di utenza del servizio integrato dei rifiuti, si distinguono utenze domestiche e utenze non domestiche.

Chi la stabilisce?

L'imposta è corrisposta in base a una tariffa commisurata sull'anno solare, che viene definita quadriennalmente e aggiornata ogni due anni dall'ente di governo dell'ambito territoriale ottimale (l'Ato – Costa) e dai gestori degli impianti di trattamento (rappresentati dalla società a capitale pubblico Reti Ambiente, gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti per le Provincie di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara, e da partner privati), sulla base di caratteristiche tariffarie stabilite dalla normativa nazionale vigente, il cui metodo di calcolo è elaborato dall'Autorità di Regolazione per l'Energia, Reti e Ambiente (ARERA), che definisce periodicamente i criteri per il riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti.

Come viene stabilita?

Secondo il metodo tariffario vigente, vengono individuati dei costi fissi (che hanno un'incidenza attuale del 17%-19% sul costo totale) e dei costi variabili (che incidono per il restante 81-83%). I costi fissi sono relativi all'attività di spazzamento e lavaggio delle strade, all'attività di gestione delle tariffe e dei rapporti con gli utenti, all'attività di promozione di campagne ambientali e prevenzione della produzione dei rifiuti, a costi aziendali, alla quota di crediti inesigibili, a oneri destinati a compensazioni e fondi perequativi, e agli oneri di funzionamento degli enti regolatori e territorialmente competenti. I costi variabili, relativi specificamente alla gestione dei rifiuti urbani o assimilati, sono legati all'attività di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti indifferenziati, al trasporto delle frazioni differenziate e al loro trattamento e recupero.

Ulteriori costi sono rappresentati:

  • da un tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene ambientale svolto dalla Provincia, corrisposto nella misura del 5% dell'ammontare della quota fissa e variabile della tariffa;

  • da due componenti perequative, introdotte da ARERA a partire dall'annualità 2024, riguardanti i costi collettivamente sostenuti derivanti sia dalle attività di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati, sia per la copertura dei costi emersi a seguito di eventi calamitosi.

Quando va corrisposta?

La riscossione del tributo è affidata ai Comuni mediante scadenze rateali, individuate dal Regolamento Comunale per la disciplina della TARI (stabilite per il 2025 al: 30 Giugno, 30 Settembre, 31 Dicembre e 28 Febbraio) o diversamente distribuite in base all'ammontare dell'imposta. Gli avvisi scadenti prima del 1° dicembre dell'anno a cui è riferito il tributo sono calcolati sulle tariffe e le disposizioni vigenti nell'anno precedente; l'eventuale differenza viene recuperata in conguaglio con gli avvisi successivi.

A quanto ammonta?

Nella definizione della tariffa per le utenze domestiche vengono computati per la quota fissa i mq dell'immobile e per la quota variabile il numero dei componenti del nucleo familiare. Per le utenze non domestiche vengono computati i soli mq, messi in relazione a due differenti coefficienti relativi alla quota fissa e alla quota variabile del tributo. In base alla durata del periodo di utenza, all'avvenuta dimostrazione di un'effetiva riduzione dei rifiuti urbani, oppure a particolari condizioni degli utenti, è possibile avere riconosciuta una riduzione (per la quale si rimanda al Regolamento Comunale sulla tassa dei rifiuti e al Vademecum dedicato).

Per il periodo vigente (2022-2025), l'ATO Costa aveva previsto per il nostro Comune una un aumento dei costi, determinato sia dal tasso d'inflazione sia dai costi derivati dall'implemento del servizio di gestione che prevedeva i seguenti importi: 1.715.536 € nel 2022, 1.837.168 € nel 2023, 1.967.423 € nel 2024 e 2.106.913 € nel 2025.

Nell'aggiornamento per le annualità 2024-2025, a causa di un aumento inflattivo e per maggiori oneri per il gestore del servizio sostenuti nel biennio precedente, la previsione annuale dei costi ha subito un aumento; questo ha determinato che gli importi siano saliti rispettivamente a 2.013.352 € per il 2024 e 2.206.433 € per il 2025. La conseguenza finale per le utenze ha comportato aumenti percentuali significativi soprattutto per quelle domestiche, maggiori produttrici di rifiuti urbani.

Leggi il vademecum

Leggi il regolamento tari - Coefficienti e tariffe

Leggi il PEF 2024-2025

 

 

A cura di

Ufficio Staff
Via Francesco Guicciardini, 61, 56020 Montopoli PI, Italy
Comune Montopoli in Val d'Arno
Ultima modifica: giovedì, 16 gennaio 2025

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