Tour turistico di Montopoli
Attraversare il borgo di Montopoli è un’occasione per immergersi nella bellezza di un territorio segnato dalla storia, in un paese che, avvolto dalla campagna, ha da offrire non solo degli incredibili panorami naturali, ma dei monumenti che raccontano l’importanza che ha avuto il paese come punto strategico militare durante le diverse dominazioni che lo hanno controllato.
Per Boccaccio, Montopoli, con le sue possenti fortificazioni, meritava la definizione di “castello insigne”. Conteso a lungo tra Pisa e Firenze, non ebbe tregua neanche dopo la storica Battaglia di San Romano del 1432, rappresentata da Paolo Uccello
Dalle antiche vie fino ai pezzi di storia
Nel suggestivo contesto del centro storico si ammireranno le costruzioni protettive del castello, come l’Arco e la Torre di Castruccio insieme alla Torre di San Matteo, capace di offrire un'atmosfera unica e un panorama mozzafiato che, nelle giornate limpide, spazia fino al mare. Nel cuore della città, il Museo Civico Palazzo Guicciardini ospita una ricca collezione archeologica, tra cui i rinvenimenti etruschi e romani provenienti da tutta la Toscana, nelle collezioni Baldovinetti-Majnoni e Falchi.
Piazza della Pieve accoglie la maestosa Pieve Santi Giovanni Evangelista e Stefano, un gioiello architettonico gotico risalente al XIV secolo. Altre tappe includono l'oratorio di San Sebastiano, fondato nel Cinquecento come rifugio per la peste, e la Chiesa della Madonna del Soccorso, legata anch'essa a quel tragico periodo. il Conservatorio di Santa Marta ospita una pregevole collezione di dipinti, arricchendo ulteriormente il patrimonio culturale della città.
Pieve dei Santi Stefano e Giovanni
Partendo dall’inizio del paese iniziamo a percorrere la strada verso il centro ammirando le case-torri che si snodano lungo una via che è la stessa dai tempi del “castello insigne” come definì Boccaccio il Castello di Montopoli. Ammirando inoltre i vari stemmi posti su alcune facciate che ci raccontano chi abitava in quella casa nei tempi antichi.
Arriviamo in Piazza della Pieve dov’è possibile visitare la splendida Pieve dei Santi Giovanni Evangelista e Stefano che risale agli inizi del XIV secolo. L'edificio è a pianta rettangolare la cui facciata, si presenta divisa in tre parti da quattro modanature aggettanti, semplicemente intonacata e al centro troviamo il portale d'ingresso in pietra, architravato con decorazione aggettante nella parte superiore. La facciata si conclude alla sommità con una modanatura orizzontale che riporta l'iscrizione dedicatoria della chiesa. Per quanto riguarda la torre campanaria, risalente al XIV secolo, fu interamente costruita in mattoni a facciavista. L'interno si presenta a navata unica concluso da abside, corredato di due altari in pietra timpanati. All’interno è possibile ammirare opere di Francesco Curradi, Orazio Fidani, Jacopo Vignali, Giovanni di Lorenzo Larciani e Antonio Luigi Gajon.
Arco di Castruccio e Poggio di Rocca
Continuando a camminare arriviamo in Piazza Michele da Montopoli, che nel medioevo era la piazza centrale del castello e ha mantenuto la pianta originale, dove possiamo ammirare il palazzo dell'Antica Cancelleria che era sede dell'ufficio dove si gestivano gli affari pubblici. Sotto il loggiato si trovava un affresco (ora conservato nel Museo civico di palazzo Guicciardini) raffigurante la Madonna col Bambino risalente ai primi anni del Quattrocento. Possiamo ammirare inoltre il Palazzo del Podestà che è stato sede del Comune Dalla Piazza , prendendo Via Barberia si arriva all’Arco di Castruccio e al Poggio di Rocca. L'arco detto di Castruccio più che un vero elemento di accesso era parte di una struttura che con la Torre di San Martino aveva funzione di antiporta, aprendosi nella cinta muraria che difendeva la rocca sul lato est. Congiungendosi con il ridotto fortificato della torre di San Martino, esso funzionava da prosecuzione del camminamento sopraelevato che correva lungo la recinzione della rocca stessa. Secondo alcune fonti ottocentesche l’arco gli fu intitolato in ricordo del ferimento di Castruccio proprio durante l’assedio del castello montopolese.
Il poggio di Rocca è il toponimo relativo alla parte più elevata del colle su cui sorge Montopoli in Val d'Arno. Qui si trovava la rocca dell’antico castello medievale, fino alla sua de-funzionalizzazione in età moderna. In età contemporanea i resti della rocca accolsero il locale parco della rimembranza, fino a che il 13 luglio 1944, durante la seconda guerra mondiale, le truppe tedesche in ritirata non minarono e distrussero buona parte della torre. Alla fine del XX secolo l'area è stata interessata da scavi stratigrafici e sistemata a parco archeologico che fa parte del Sistema Museale Montopolese. Reperti degli scavi dell'antica rocca sono esposti presso il Museo civico di palazzo Guicciardini
Il Museo di palazzo Guicciardini
Il Museo Civico di Montopoli in Val d'Arno è stato inaugurato nella primavera del 2003. Diviso su diversi piani, il museo presenta una vasta gamma di sezioni tematiche. Al primo piano, la sezione archeologica antica espone le importanti collezioni Majnoni e Baldovinetti, con reperti etruschi, romani e altomedievali provenienti principalmente dal territorio circostante. Qui sono anche conservati documenti e oggetti legati all'attività di Isidoro Falchi, medico e archeologo locale, famoso per le sue scoperte delle necropoli etrusche di Vetulonia e Populonia. Una sezione è dedicata alle ricerche archeologiche sullaRocca di Montopoli, che hanno contribuito a gettare nuova luce sull’arte e sulla storia della zona posteriormente al 1000, esponendo stemmi, frammenti lapidei, affreschi ed arredi liturgici provenienti da edifici cittadini prestigiosi. Una sala è riservata alla produzione artistica interracotta di Dante Milani, celebre per le sue fornaci da ceramica che hanno dato origine a una rinomata produzione di ceramiche artistiche riconosciute in Europa e nel mondo. Nel vano sotterraneo si trova una sala dedicata alla paleontologia, con importanti resti fossili, affiancata da esposizioni temporanee che spaziano dall'età etrusca a quella moderna,documentando l'attività del Gruppo Archeologico"Isidoro Falchi".Infine, al piano superiore, una sezione è interamente dedicata alle arti figurative contemporanee, con operedi artisti locali di spicco come Silvio Bicchi, Menotti Pertici, Mario Borgiotti e Paolo Ciampini.
La Torre e Piazza San Matteo
Usciti dal museo e proseguendo si arriva in Piazza San Matteo, dove si erge la torre di San Matteo. Di origine tardo medievale, è stata oggetto di diversi interventi e trasformazioni dal XV al XVIII secolo. Realizzata in mattoni a faccia vista, consta di vari piani da cui, in particolare dall'ultimo, si gode un meraviglioso panorama della Valle dell'Arno dai monti pisani alle Alpi Apuane ed all'Appennino pistoiese. Nel 1431 Neri Capponi, inviato dalla Repubblica di Firenze che rafforzò il castello di Montopoli, sistemando una struttura turriforme precedente. Si tratta di una torre di guardia rompitratta lungo la cinta muraria medievale del castello che presso questo punto doveva formare un angolo. Grazie ai recenti restauri si è potuto procedere al recupero della torre e al suo inserimento nel Sistema Museale Montopolese.
Dalla piazza è possibile ammirare uno dei panorami più belli che Montopoli ha da offrire, una vista che spazia lungo le campagne circostanti, capace di offrire uno splendido quadro ricco di verde. Consigliata è la vista al tramonto durante una giornata di cielo limpido.
La torre è uno dei simboli che distingue Montopoli ed una rappresentazione che dimostra l’importanza e la strategicità del territorio.
Nella piazza è presente l’ufficio di informazione ed accoglienza al turismo.
Lungo la campagna fino alla Chiesa del Soccorso
A questo punto è possibile proseguire per arrivare alla chiesa della Madonna del Soccorso e San Marco che si trova poco fuori il paese di Montopoli in Val d'Arno, verso la località Costa al Bagno.
In origine in questo luogo sorgeva un tabernacolo con loggia (in Toscana detto anche margine), nel quale era raffigurata una Madonna, detta appunto "Margine grande di via Uliveta".
La chiesa, dedicata a san Marco Evangelista e alla Beata Vergine, vi nacque nel 1606 a seguito dell'ampliamento della primitiva struttura ad opera della confraternita del Soccorso' dalla quale deriva il nome attuale. Invece, sia all’interno che all’esterno della chiesa non ci sono riferimenti invece alla Madonna del Soccorso.
L’edificio ha una pianta rettangolare e un portico con cinque arcate. La facciata riporta sull’arco centrale una iscrizione sulla costruzione e gli stemmi delle famiglie locali dei Toscani e dei Langeri. Un semplice dipinto orna la lunetta del portale d’ingresso.
La Chiesa è di proprietà comunale e parte degli arredi sono esposti nel Museo civico.
Sulla via del ritorno ammirando l'Oratorio di San Sebastiano
Lungo la via del ritorno, uscendo dal centro si può visitare L'oratorio di San Sebastiano che fu edificato come oratorio prima e poi chiesa a partire dal 1506 a spese del Comune di Montopoli, sul luogo dove si trovava una soggetta che conteneva un'immagine della Madonna. La loggia che circonda l'edificio fu costruita nel 1603, ma fu completamente ristrutturata nel 1666, contemporaneamente all'edificazione degli altari della chiesa. Attualmente l'edificio è adibito anche a cappella dei Caduti di guerra, contiene numerose lastre sepolcrali e viene anche utilizzato per manifestazioni culturali.
Esso è caratterizzato dalla presenza di una loggia che circonda la struttura e che fu edificata all'inizio del 1600. Nel corso della metà del 1600 questa piccola chiesa fu inoltre completata, con l'inserimento di arredi sacri e altari.
La dedica a San Sebastiano fu decisa e concessa nel corso del periodo in cui l'epidemia di peste stava imperversando: San Sebastiano e, quindi, il protettore di questo territorio contro il contagio. E proprio durante il periodo di maggiore e più dura pestilenza, soprattutto quella del 1630 che contò un gran numero di vittime, fu edificato un cimitero dietro l'edificio.
Questa chiesa, un tempo, si trovava in campagna isolata dal resto del centro abitato: oggi, invece, si trova all'ingresso del borgo di Montopoli.
I territori delle Terre di Pisa